Camping Casa Bianca

Arrampicate estive

Ceresole Reale è un vero e proprio paradiso dell'arrampicata, in particolare quella in stile Trad. Siamo sicuramente in uno dei siti più noti per l'arrampicata su granito in Europa: vie su placca, attrezzate a protezioni fisse, anche su più lunghezze.
Le pareti del Sergent e Caporal sono situate a una quota di circa 1500 m con un totale di circa 70 vie, molte di esse in fessura con una lunghezza variabile tra i 30 e i 250 m. Sono le vie più famose della Valle Orco che negli anni ’70 rappresentarono il fulcro dell’evoluzione della scalata. Nella seconda metà degli anni settanta un’ampia schiera di arrampicatori (molti di essi torinesi), sulla scia del mito californiano della Yosemiti Valley, ha tracciato su queste pareti una serie di itinerari che per i tempi risultarono futuristici (non a caso la valle dell’Orco veniva definita la "Yosemity Valley Piemontese").
Le pareti sono raggiungibili in 5/10 minuti dal Campeggio Casa Bianca

L'Eldorado dell'arrampicata in alta Valle Orco
Per arrivare a Ceresole Reale bisogna percorrere la strada statale SS 460. A sinistra, dopo essere sbucati dal lungo tunnel al cospetto delle Tre Levanne, «si stacca la vecchia strada che per un tratto è possibile ripercorrere a ritroso [...]. Sulla sinistra, contro il tunnel, ecco il celebre masso della Fessura Kosterlitz e in alto la grande parete del Sergent; ciò che si può vedere da qui non è che una porzione di tutta la parete! Di fronte, sulla destra orografica, vi è la Parete del Disertore, circondata da bellissimi boschi di larici. Ancora un poco oltre il piazzale del Sergent, scendendo a piedi sulla strada, si potrà scorgere sulla sinistra la Parete dei Cornflakes, di recente valorizzazione. Continuando invece dall'uscita della galleria verso monte si giunge alle prime case di Ceresole, alla frazione Prese (1501 m), a 32,5 km da Pont.
Rispettivamente a destra e a sinistra, nascoste dai larici, due belle falesie di recente chiodatura: il Droide e la Pietra Filosofale. Inconfondibile è invece, sulla destra, il Dado con le sue belle fessure, mentre bisognerà salire sopra di essa per trovare la più celebre di tutte, Sitting Bull. Con dolce salita si passano in sequenza tutte le frazioni di Ceresole Reale, adagiata sulla sponda dell'omonimo lago, sbarrato da una grande diga; 1613 m, km 35 da Pont.
La strada costeggia il lago e scende leggermente alla frazione Villa, ai piedi dell'ampio versante erboso del Courmaon, poi prosegue pianeggiante nella valle che riprende a piegare verso NO. Dopo una strettoia, dove si trovano le frazioni di Chiapili (qui la strada è chiusa nella stagione invernale) è possibile proseguire verso il Colle del Nivolè. Tuttavia è allo studio una regolamentazione del flusso automobilistico in alta stagione su questo tratto di strada, quindi sarà bene informarsi su eventuali sviluppi in questo senso. Sopra Chiapili, sulla destra, c'è l'ultima tra le grandi pareti della valle conosciuta come la Grande Ala. Proseguendo lungo la strada che si inoltra tra i pascoli privati, sempre restando sulla sinistra orografica della Valle e con una serie di tornanti, si raggiunge il grande Lago Serrù (2275 m), di colore azzurro chiaro, probabilmente perchè raccoglie le acque del superiore Ghiacciaio della Capra. La strada piega decisamente a NE per raggiungere il vicino Lago Agnel (2295 m), pure questo sbarrato da una diga, ma di dimensioni assai più piccole e di colore blu intenso. Poco sotto il Lago Serrù, c'è una piccola paretina dove è possibile arrampicare, estremo refrigerio qualora più in basso, nella stagione estiva, facesse troppo caldo. Verso SO è possibile ammirare la Cima del Carro e la Grande Aiguille Rousse, oltre naturalmente alle Levanne che dominano l'intera conca di Ceresole. Continuando con una serie di tornanti la strada si inerpica sulle pendici pietrose delle Rocce del Nivolet (a destra sentiero per il Colle della Terra) e raggiunge il Colle del Nivolet, 2612 m 58 km da Cuorgnè. Scendendo leggermente sul versante Valsavarenche, è possibile scorgere il Gran Paradiso, mentre la strada termina poco dopo l'Albergo Savoia (2532 m) e all'inizio del lungo Piano del Nivolet. Nelle vicinanze si trovano anche alcuni splendidi laghi, meta molto frequentata dagli escursionisti».

Maurizio Oviglia, Valle dell'Orco - Dal Trad all'arrampicata sportiva, Milano, Versante Sud, 2010.

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